VIII Sec. a.C.
Nella Conca d'Oro giungono i Fenici da Cartagine e fondano il primo centro abitato dandogli il nome " ZIZ" (Fiore).
V Sec.a.C.
Dionisio I tiranno di Siracusa assale la citta' che riesce a resistere all'assedio.
531 d.C.
Viene conquistata dai Bizantini che la ritengono di scarsa importanza.
IX Sec. d.C.
Con gli Arabi Palermo diviene il porto dell'oriente verso l'occidente e s'ammanta di moschee.
I Normanni a Palermo
E' il 1072 d.C. e i Normanni guidati da Ruggero e Roberto il Guiscardo entrano a Palermo. I Normanni, pur avendo sconfitto gli Arabi lasciano loro alcune importanti cariche pubbliche e la citta' diviene la capitale arabo-normanna di un regno ricco di potenza, di splendore e fasto.
Nel 1130 Ruggero II d'Altavilla si incorona re di Sicilia, Calabria, Puglia.
La Decadenza dei Normanni
Con il Matrimonio di Costanza D'Altavilla (figlia di Ruggero II) e Enrico VI di Svevia incomincia la dinastia dispotica Sveva.
E' Federico II loro figlio ad avere maggior cura del regno ereditato riempendo la sua corte di spiriti illuminati del tempo. Nasce cos“ la scuola poetica Siciliana.
XIII-XIV sec.
Dopo 12 anni di tirannia Angioina durante la quale gran parte dei territori Siculi vengono confiscati dai Francesi, i Siciliani si sollevano nella "ivolta del vespro".
Seguono gli Aragonesi e la dominazione Spagnola che durera' tre secoli e sara' un periodo di declino politico ma di grande crescita architettonica della citta'.
I Savoia ed il Risorgimento
Con il trattato di Utrecht del 1713 l'isola passa ai Savoia che governeranno per sette anni.
Nel 1718 e' la volta degli Austriaci seguiti dai Borboni di Sicilia.
I "picciotti" siciliani aderiscono alla spedizione dei mille di Garibaldi contro i Borboni con il fine di annettere la Sicilia al Regno d'Italia.
XIX - XX sec.
Ha inizio la Belle epoque Palermitana. E' il periodo del lusso decadente e dello sfarzo ostentato.
E' anche il periodo della nascita dell'imprenditoria: significativa la presenza della potente famiglia Florio.
Dal 1947 Palermo e' sede del Governo e dell'Assemblea Regionali.